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Artrite psoriasica, rischi gravidanza simili alle gestanti sane

Buone notizie per le donne affette da artrite psoriasica (PsA) che vogliono avere figli: il rischio di problemi di fertilità o di outcome avversi in gravidanza è simile a quello osservato nelle donne in buone condizioni di salute: lo dimostrano i risultati di uno studio di recente pubblicazione su Clinical Rheumatology, che suggerisce come la PsA non abbia effetti negativi su questi parametri.

Razionale dello studio
L’artrite psoriasica, come è noto, si manifesta, in media, tra la quarta e la sesta decade di via. Di conseguenza, molte donne in età fertile vanno incontro a malattia, con tutti i dubbi relativi alla fertilità e alla possibilità di portare a termine con successo una gravidanza.

“Allo stato attuale – scrivono gli autori dello studio nell’introduzione al lavoro – vi sono pochi dati relativi alle tematiche relative alla gravidanza in presenza di PsA: gli studi esistenti hanno cercato di esaminare l’influenza della gravidanza sulla malattia articolare e non l’impatto della malattia sulla gravidanza. (,,,). Inoltre, fino ad ora, non esistevano studi che avessero specificamente concentrato la loro attenzione sulla fertilità delle donne affette da PsA”.

Di qui il nuovo studio, che si è proposto un duplice obiettivo: 1) esaminare se la fertilità e gli outcome legati alla gravidanza fossero differenti nelle donne con PsA rispetto a donne sane; 2) valutare la percezione delle pazienti sull’attività di malattia cutanea e articolare durante la gestazione e nel corso del primo anno dal parto avvenuto.

Disegno dello studio e sintesi dei risultati principali
Lo studio, condotto da una equipe congiunta di ricercatori israeliani e canadesi, si è basato sulla somministrazione di un questionario a pazienti con PsA e a donne di pari età e condizione in buone condizioni di salute.

Tali questionari comprendevano domande su aspetti demografici, la condizione di fertilità, gli outcome di gravidanza e l’attività di malattia.

Costituiva motivo di inclusione allo studio una diagnosi post di PsA effettuata prima di una gravidanza.

Lo studio ha reclutato un totale di 74 pazienti e 74 controlli in buone condizioni di salute, per un totale di 151 gravidanze registrate nel primo e di 189 gravidanze nel secondo gruppo.

Entrambi i gruppi di donne presentavano caratteristiche demografiche iniziali sovrapponibili.

Dai risultati, non sono emerse differenze in termini di:
-    Numero medio di gravidanze, figli e diagnosi di infertilità
-    Nati vivi: 76% vs. 76% (p=0,3)
-    Parti vaginali: 48% vs. 51% (p=0,6)
-    Età media partorienti: 38,5 vs. 38,3 anni (p=0,3)
-    Peso neonato alla nascit: 3,4 kg vs. 3,4 kg (p=0,5)
-    Tassi di complicazioni materno-fetali
-    Durata e tasso allattamento materno


Più della metà delle pazienti con PsA (58%) ha riferito un’attività articolare soddisfacente nel corso della gravidanza, mentre una donna su 2 ha riferito un peggioramento di quest’attività durante il primo anno dal parto.

Inoltre, metà delle pazienti ha riferito la percezione di un’attività psoriasica favorevole, mentre il 29% di queste ha avuto la percezione di un peggioramento durante il primo anno post-parto.

A questo riguardo, i ricercatori hanno sostenuto che “la presenza di variazioni ormonali ed immunologiche nel corso della gravidanza come la disparità di classi HLA tra madre e feto potrebbero spiegare l’effetto benefico della gravidanza sull’attività articolare. Il beneficio ridotto sull’attività cutanea, invece, sperimentato solo dal 40% delle pazienti dello studio (…) potrebbe dipendere, invece, dal metodo di valutazione – ricorso all’indice PASI – piuttosto complicato in quanto legato ad una formula che include alcuni parametri poco intuitivi, come la dimensione della placca psoriasica, l’eritema, l’ispessimento cutaneo e la desquamazione, e non solo il dolore o la tumefazione come nel caso della valutazione articolare”.

Riassumendo
I risultati di questo studio, in conclusione, non hanno documentato problemi in gravidanza ed outcome avversi in pazienti con PsA rispetto a donne sane di pari età e condizione.

Le pazienti con PsA, inoltre, non hanno mostrato un’incidenza più elevata di diagnosi di infertilità rispetto al gruppo di controllo.

Da ultimo, la gravidanza potrebbe avere effetti benefici sull’attività articolare, dal momento che la percezione di malattia durante questo periodo della vita riproduttiva mostra una tendenza al miglioramento dell’attività articolare.

Sono necessari, ora, nuovi studi prospettici e di dimensioni numeriche appropriate che confermino quanto osservato, da condurre in donne con PsA in età fertile e che desiderano pianificare la nascita di un figlio come pure in quelle che entrano in gestazione.
 
Nicola Casella

Bibliografia
Polachek A et al. Outcome of pregnancy in women with psoriatic arthritis compared to healthy controls. Clinical Rheumatology 2018; e-pub ahead-of.print
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