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Artrite idiopatica giovanile, ecografia utile per localizzare l'infiammazione alla caviglia

L'ecografia potrebbe essere di supporto agli esami clinici per identificare in maniera più precisa i siti infiammati a livello delle caviglie nei pazienti affetti da artrite idiopatica giovanile.

Questo il responso di uno studio italiano recentemente pubblicato sulla rivista Arthritis Care & Research.

Razionale e disegno dello studio
“Negli ultimi anni – ricordano i ricercatori nell'introduzione allo studio - vi è stata un'espansione del ricorso all'ecografia nella gestione dell'artrite idiopatica giovanile (AIG). Sia l'elevata accettazione della tecnica da parte dei pazienti che la mancanza di esposizione ale radiazioni ionizzanti, come pure la non invasività della tecnica e la capacità di rendere possibile la refertazione all'imaging in tempo reale e in modo multidimensionale di articolazioni e tendini, la rendono particolarmente affidabile nella valutazione dei bambini affetti da artriti infiammatorie croniche”.

Per mettere a confronto la frequenza della malattia articolare e dei tendini rilevata mediante ecografia rispetto a quella rilevata mediante esami clinici, e per analizzare la concordanza tra i due metodi nel riscontro di AIG attiva relativa alle caviglie, i ricercatori hanno reclutato pazienti con AIG provenienti dal Policlinico di Milano.

Lo studio ha reclutato 78 bambini (67,9%; età mediana: 8,1 anni).

Sono state condotte analisi ecografiche e cliniche delle articolazioni e dei tendini in modo indipendente relativamente a 105 caviglie.

Sono stati registrati, per ciascuno dei pazienti dello studio sottoposti ad esame clinico, informazioni sul sesso di appartenenza, l'età all'insorgenza di malattia e all'entrata nello studio, la durata di malattia, la categoria ILAR, la positività agli anticorpi antinucleari e i farmaci utilizzati.

I ricercatori hanno definito l'AIG clinicamente attiva con la presenza di tumefazione, o rigidità o dolore al movimento, nonché con la restrizione dei movimenti a livello di almeno una delle articolazioni della caviglia.

Gli esami clinici hanno valutato anche la presenza di infiammazioni concomitanti a livello dei tendini dei compartimenti anteriore, mediale e laterale.

Da ultimo, sono state valutate mediante punteggio le anomalie articolari rilevate all'ecografia in scala di grigi e Power Doppler, utilizzando una scala semiquantitativa a 4 punti.

L'articolazione era classificata come “attiva” in base ad un punteggio in scala di grigi pari almeno a 2 e/o ad un punteggio Power Doppler pari almeno a 1.

Risultati principali
L'ecografia ha rivelato la presenza di sinovite attiva in 163 articolazioni di 89 caviglie.

L'articolazione più comunemente coinvolta all'esame ecografico e clinico è stata quella tibiotalare, seguita da quella intertarsale all'esame ecografico e da quella subtalare all'esame clinico.

I ricercatori hanno documentato la presenza di tenosinovite nel 70,5% delle valutazioni ecografiche, rispetto al 32,4% delle valutazioni cliniche; questa è risultata più frequente nei compartimenti mediale e laterale rispetto al compartimento anteriore del tendine.

La concordanza tra l'esame clinico e quello ecografico per la presenza di malattia attiva è stato documentato in 56 caviglie (53,3%) e per l'assenza di malattia in 10 caviglie (9,5%) per l'articolazione tibiotalare.
 
L'ecografia ha identificato sinovite attiva in 50 articolazioni considerate normali all'esame clinico, mentre 71 risultate profondamente coinvolte all'esame clinico non hanno mostrato attività di malattia all'esame ecografico,

La concordanza è risultata bassa, in modo analogo, per le tenosinoviti.

Implicazioni dello studio
“La valutazione clinica della caviglia è spesso oggetto di difficoltà anche per i reumatologi pediatrici esperti, in ragione della presenza di numerose articolazioni e numerosi tendini, e per la presenza fisiologica di grasso abbondante – scrivono i ricercatori nella discussione del lavoro – Ciò spiega, almeno in parte, il perchè segni e sintomi di malattia come dolore, tumefazione e alterazione della mobilità articolare, potrebbero essere legati con difficoltà al coinvolgimento di una specifica articolazione della regione della caviglia in base al solo esame clinico”.

“Nonostante l'applicazione di un punteggio volto ad identificare con maggiore accuratezza la presenza di sinovite articolare attiva all'esame ecografico, non abbiamo rilevato un accordo soddisfacente tra la valutazione clinica e quella ecografica della regione della caviglia nei pazienti con AIG – continuano i ricercatori”.

“Lo studio suggerisce che la valutazione clinica non consente una valutazione appropriata dell'attività di malattia a livello della caviglia, dal momento che non è in grado di stabilire precisamente la localizzazione dell'infiammazione articolare e dei tendini”.

“Accoppiare l'esame clinico con l'ecografia aiuta ad identificare correttamente i siti infiammati nella regione della caviglia, e ciò aumenta in modo significativo la qualità della valutazione clinica e potrebbe aumentare l'efficacia della terapia iniettiva locale   - concludono gli autori dello studio  -. E' auspicabile, pertanto, il training sull'ecografia dei medici convolti nella cura dei bambini con AIG per aumentare le possibilità di valutazione della malattia a livello della caviglia”.

NC

Bibliografia
Lanni S et al. Comparison between clinical and ultrasound assessment of the ankle region in juvenile idiopathic arthritis [published April 27, 2020]. Arthritis Care Res (Hoboken). doi:10.1002/acr.24241
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