Terapia

Confermata l'efficacia di Tocilizumab

I pazienti con artrite reumatoide trattati con tocilizumab in associazione a metotrexate hanno evidenziato un miglioramento dei sintomi e della qualità di vita significativamente superiore a quelli trattati con il solo metotrexate.

Questi i risultati di uno studio appena pubblicato su Lancet denominato OPTION (TOcilizumab Pivotal Trial in Methotrexate Inadequate respONders). Si tratta di un trial di fase III, a 3 bracci, condotto in doppio cieco su 623 pazienti randomizzati a ricevere tocilizumab per via intravenosa (4mg/kg o 8mg/kg) ogni 4 settimane più una somministrazione settimanale di metotrexato oppure metotrexate associato a placebo.
Lo studio è stato condotto in 73  centri situati in 17 paesi.

Alla 24a settimana il 58.5% dei pazienti tratti con tocilizumab (8mg/kg) hanno raggiunto una riduzione del 20% dei sintomi dell'AR (ACR20), verso il 26.5% dei pazienti trattai con metotrexate e placebo. L'indice ACR50 è stato raggiunto, rispettivamente, dal 43,9% dei pazienti in terapia con tocilizumab e solo dal 10,8% dei pazienti con il solo metotrexate, mentre l'ACR 70 è stato raggiunto dal 22% dei pazienti con tocilizumab verso il 2% del gruppo con il solo metrotrexate.
Inoltre, l'80% dei pazienti trattati con tocilizumab ha risposto con un miglioramento sintomatologico in accordo ai criteri fissati dall'Eular contro il 35% del gruppo in terapia con il solo metotrexate.

Il farmaco è risultato ben tollerato e gli effetti indesiderati pi comuni sono stati infezioni del tratto respiratorio superiore, naso faringiti e cefalea.

Tocilizumab (Actemra, Roche) è il primo anticorpo monoclonale umanizzato che inibisce il recettore per l'interleuchina-6 (IL-6). La ricerca suggerisce che la riduzione dell'attività dell'IL-6, una tra le principali citochine coinvolte nel processo infiammatorio, può ridurre l'infiammazione delle articolazioni e attenuare alcuni effetti sistemici dell'AR.
Il programma di sviluppo clinico condotto da Roche comprende cinque studi clinici e ha coinvolto più di 4.000 pazienti in 40 paesi, includendo Stati Uniti ed Europa.
Il dossier registrativo del farmaco è già stato depositato all'EMEA e il lancio nel nostro paese è previsto nel 2009.

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