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La rete di Ospedali milanesi controlla l'evoluzione della sclerodermia

Sono oltre 2.000 in Lombardia le giovani donne che soffrono di sclerodermia, la malattia delle mani blu perché così si colorano se esposte a temperature relativamente fredde, fungendo da campanello d’allarme.

Da due anni possono contare su una rete di Centri Ospedalieri specialistici presenti nell’area metropolitana milanese, ScleroNet®, voluta e sostenuta dall’Associazione pazienti di Milano GILS, Gruppo Italiano per la lotta alla sclerodermia. La rete, costituita da tre dei maggiori Ospedali di Milano – Policlinico, Niguarda e Humanitas – oltre che dall’ASST Ovest Milanese di Legnano - si è dimostrata in grado di individuare e trattare precocemente i peggioramenti e le complicazioni della malattia. Tutto grazie alla “condivisione” dei pazienti di ospedali diversi e dall’analisi periodica delle loro condizioni di salute da parte di un team multidisciplinare inter ospedaliero, composto da ginecologi, dermatologi, chirurghi plastici e nutrizionisti, oltre che reumatologi, immunologi e dei cardiologi.

“Negli ultimi 24 mesi è stato possibile diagnosticare precocemente e trattare peggioramenti e complicazioni della sclerodermia di diverse centinaia di pazienti” - spiega Ilaria Galetti, vice Presidente GILS e membro del Board di FESCA. Come quella della riduzione delle capacità di parlare e deglutire a causa della riduzione dell’apertura della bocca che è stata affrontata dal chirurgo maxillo facciale, quella della prevenzione dei particolari tumori della pelle dal dermatologo, oltre a quelle più diffuse dell’Ipertensione Polmonare e delle cardiopatie.

“L’attività di ScleroNet® sviluppa un approccio assolutamente a favore del malato che non deve neanche affrontare spese aggiuntive” – prosegue Galetti - “In questo modo, oltre a curare immediatamente i danni causati dall’evoluzione della patologia, si migliora la qualità della vita. Inoltre è un esempio di best practice, in quanto i pazienti vengono mandati nei diversi centri specializzati dell’area metropolitana milanese grazie alla disponibilità dei Direttori Generali dei singoli ospedali che mettono a disposizione le competenze dei loro medici specialisti, ad di fuori del loro normale orario di lavoro. Credo sia anche a dimostrazione del contributo pratico che i pazienti forniscono ai medici specialisti nel trattamento della malattia, oltre che della nostra determinazione a non perdere il sorriso, come recita la locandina della Giornata Mondiale della Sclerodermia 2018”.


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