Malattie reumatiche

Lupus, al via la fase III per belimumab sottocute

Human Genome Sciences e GlaxoSmithKline hanno annunciato l'inizio di un nuovo studio di fase III, denominato BLISS-SC, un trial multicentrico, randomizzato e in doppio cieco della durata di 52 settimane, disegnato per valutare l'efficacia, la sicurezza e la tollerabilità di belimumab sottocute somministrato una volta alla settimana in pazienti adulti con lupus eritematoso sistemico in fase attiva e positivi agli autoanticorpi. Il farmaco è già stato approvato dall'Ema e dall'Fda nella formulazione endovenosa.

Il trial arruolerà 816 pazienti, dei quali 544 verranno randomizzati a ricevere belimumab sottocute alla dose da 200 mg. somministrata una volta alla settimana in aggiunta alle cure standard e 272 sono stati assegnati a ricevere il placebo più le cure standard. I pazienti che completeranno le 52 settimane di studio entreranno in una fase di estensione del trial della durata di 6 mesi e riceveranno 200 mg del farmaco sottocute sempre una once a week.

L'endpoint primario dello studio è il tasso di risposta a 52 settimane, misurato mediante l'SLE Responder Index (SRI) che definisce la risposta del paziente in base al miglioramento del punteggio SELENA SLEDAI di 4 punti o più, senza alcun peggioramento clinicamente significativo, e nessun peggioramento clinicamente significativo in Physician's Global Assessment (PGA) definito come aumento di 0,3 punti rispetto al basale con nessuna riacutizzazione ( 1 nuovo BILAG A o 2 nuovi BILAG B ).

Il trial sarà condotto in più di 200 centri e i primi risultati sono attesi per la prima metà del 2014.

Belimumab è un anticorpo monoclonale completamente umano che riconosce in modo specifico e inibisce l'attività biologica dello stimolatore dei linfociti B o BLyS.  Il BLyS è una proteina presente naturalmente scoperta nel 1997 dai ricercatori della Human Genome Sciences. Tale proteina è necessaria affinché i linfociti B maturino e diventino plasmociti. Questi ultimi producono gli anticorpi, la prima linea di difesa dell'organismo contro le infezioni.

Si ritiene che nel lupus e in talune altre malattie autoimmunitarie alte concentrazioni di BLyS contribuiscano alla produzione di autoanticorpi che aggrediscono e distruggono i tessuti sani dell'organismo stesso. La presenza di autoanticorpi sembra essere correlata alla gravità della malattia. Studi preclinici e clinici suggeriscono che belimumab possa ridurre le concentrazioni di autoanticorpi nel LES.

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