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Lupus, indice di fragilità predice l'entità futura del danno d'organo

Un nuovo studio pubblicato su Arthritis & Rheumatology suggerisce che l'indice SLICC di fragilità [the Systemic Lupus International Collaborating Clinics (SLICC) frailty index (FI)] potrebbe fungere non solo da misura utile per predire la mortalità, ma sarebbe in grado di predire anche l'entità futura del danno d'organo al quale il paziente affetto da lupus potrebbe andare incontro.

Razionale dello studio
“In medicina geriatrica e in altre discipline si tende a quantificare la suscettibilità agli outcome avversi utilizzando il costrutto di fragilità, definito dall'aumentata vulnerabilità legata alla riduzione della capacità di rispondere agli stimoli da stress fisiologici – scrivono i ricercatori nell'introduzione al lavoro”.

I ricercatori del gruppo SLICC hanno recentemente messo a punto un indice di fragilità specifico per il LES, dimostrandone la capacità di predire la mortalità di questi pazienti.

Nel nuovo studio pubblicato, i ricercatori hanno voluto esaminare l'associazione esistente tra i valori iniziali di SLICC-FI e il danno d'organo (SDI) nella coorte succitata di pazienti SLICC.

I 1.549 pazienti con LES candidati a questa analisi erano, prevalentemente, di sesso femminile (88,7%), avevano un'età media di 35,7 anni (13,3) e una durata mediana di malattia pari a 1,2 anni (0,9-1,5) all'inizio dello studio. Il punteggio medio iniziale SLICC-FI era pari a 0,17 (0,08 DS) ed era compreso nel range 0-0,51.

Risultati principali
Dall'analisi multivariata è emerso che, in concomitanza di incrementi pari a 0,05 punti dell''indice iniziale SLICC-FI, osservati nella coorte sopra indicata, si avevano altrettanti incrementi superiori del 20% di danno d'organo successivo (IC95%= 14%-27%).

Tale calcolo è stato effettuato dopo aggiustamento dei dati in base all'età dei pazienti all'inizio dello studio, al sesso, all'etnia di appartenenza, al livello di istruzione, all'attività di malattia (espressa dall'indice SLEDAI) e all'impiego di corticosteroidi, antimalarici e farmaci immunosoppressori.

Le implicazioni dello studio
SLICC-FI è stato implementato per valutare il grado di fragilità, che comporta un'aumentata vulnerabilità alla malattia lupica, La misura in questione è risultata in grado di predire tanto la mortalità quanto altri outcome di salute come le cadute, le fratture, il ricorso ai servizi sanitari e le ospedalizzazioni.

Il nuovo studio ha dimostrato la capacità di questa misura di predire anche il danno d'organo successivo e la sua entità, Dal momento che l'associazione tra SLICC-FI e il danno d'organo successivo è risultata indipendente da altre caratteristiche demografiche e cliniche, lo studio suggerisce che la fragilità rappresenta un probabile fattore di rischio trainante del danno d'organo in corso di malattia lupica.

NC

Bibliografia
Legge A, et al "Predictors of damage accrual in systemic lupus erythematosus using the Systemic Lupus International Collaborating Clinics frailty index (SLICC-FI)" Arthritis Rheum 2019; doi:10.1002/art.41144.
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