Venerdi 10 Settembre 2021
Gli allelii dell''epitopo HLA-SE e il fumo di sigaretta rappresentano due fattori di rischio genetico ed ambientale, rispettivamente, determinanti per il decorso di artrite reumatoide (AR). Mentre il fumo aumenta il rischio di anticorpi ACPA e conferisce lo sviluppo della sintomatologia articolare, HLA-SE media lo sviluppo dei sintomi e la progressione verso la condizione di artrite infiammatoria clinica, stando ai risultati di uno studio pubblicato su ARD.
Continua la letturaSi chiama GOUT-36: è un nuovo strumento di stratificazione del rischio che, stando ai risultati di uno studio recentemente pubblicato su Rheumatology, sarebbe in grado di discriminare, tra i pazienti con gotta ospedalizzati per altre condizioni cliniche, una maggiore propensione ad andare incontro a recidive di malattia.
Continua la letturaVenerdi 3 Settembre 2021
L'ecografia potrebbe rappresentare uno strumento di imaging affidabile per monitorare i pazienti affetti da arterite delle cellule giganti (GCA): alcune caratteristiche specifiche dell'arteria temporale e ascellare, da essa intercettare, sono sensibili ai cambiamenti, stando ai risultati di uno studio pubblicato su ARD. Non solo: esisterebbe anche un'associazione significativa tra le caratteristiche specifiche dell'arteria temporale e alcuni marker di attività di malattia e la dose cumulativa di glucocorticoidi (GC).
Continua la letturaGli uomini che ricevono diagnosi di artrite infiammatoria in età non avanzata riferiscono più frequentemente problemi di fertilità, stando ai risultati di una survey di recente pubblicazione su ARD.
Continua la letturaGiovedi 26 Agosto 2021
E' forte la preoccupazione dei pazienti reumatici per le indicazioni d'uso dei farmaci biosimilari espresse recentemente dalla Regione Lazio e dall'Azienda Usl Toscana Nord-Ovest. A questo si aggiunge la crescente difficoltà dei pazienti reumatici di ottenere, specialmente in alcune Regioni come Lazio, Campania, Toscana e Piemonte, il farmaco prescritto dal medico reumatologo in quanto non approvvigionato dalle farmacie ospedaliere poiché non aggiudicatario di gara.
Continua la letturaVenerdi 30 Luglio 2021
La somministrazione giornaliera di glucocorticoidi (GC) a dosaggi pari o superiori a 5 mg nei 6-12 mesi precedenti si associa ad un innalzamento del rischio CV in pazienti con artrite reumatoide (AR) naive agli steroidi. Queste le conclusioni principali di uno studio di recente pubblicazione su ARD che, tra l'altro, ha dimostrato che il rischio aumenta in parallelo con le dosi cumulative e con la durata d'impiego di questi farmaci.
Continua la letturaUno studio pubblicato su Clinical and Experimental Rheumatology ha mostrato che l'attività di malattia elevata, il peggioramento della funzione fisica e la presenza concomitante di fibromialgia (FM) sono associate a compromissione dello stato di salute dei pazienti affetti da SpA, suggerendo l'opportunità di valutare la presenza di FM concomitante nei pazienti con punteggi ASAS-HI più elevati.
Continua la letturaVenerdi 23 Luglio 2021
La sospensione graduale dei glucocorticoidi in pazienti con malattia lupica clinicamente quiescente da 2 anni non si associa ad un incremento della probabilità di recidive di malattia, rispetto al trattamento ininterrotto con questi farmaci. Lo dimostrano i risultati di uno studio canadese, pubblicato su ACR Open Rheumatology.
Continua la letturaGli eventi neuropsichiatrici causati dal lupus sono associati a malattia attiva, appartenenza al sesso maschile, impiego di steroidi e manifestazione di eventi concomitanti non legati al lupus, eccezion fatta per le cefalee. Queste le conclusioni di uno studio di recente pubblicazione su Arthritis & Rheumatology.
Continua la letturaSabato 17 Luglio 2021
I parenti di primo grado, apparentemente sani, di pazienti con axSpA e sieropositività HLA-B27 sono a maggior rischio di sviluppare anch'essi malattia attiva ad un anno, sulla base dei dati di uno studio condotto su una coorte prospettica (the Pre-SpA cohort) che ha coinvolto 202 parenti di primo grado. I dati dello studio sono stati recentemente pubblicati sulla rivista Arthritis Care & Research.
Venerdi 16 Luglio 2021
Impossibilità di utilizzare alcune dita, comparsa di nuove ulcere: questi i due fattori che suggeriscono l'adpzione di un approccio più aggressivo nel trattamento del fenomeno di Raynaud secondario alla sclerosi sistemica. Questo il messaggio principale proveniente da uno studio pubblicato su Arthtiris Care & Research che, in aggiunta, ha sottolineato che i possibili effetti collaterali influenzano l'accettabilità dei trattamenti in questione, e che moiti pazienti preferiscono affidarsi a cure non farmacologiche.
Regione Lombardia è un'eccellenza a livello Nazionale per la reumatologia. Nonostante questo, le Associazioni di pazienti, clinici e medicina territoriale chiedono una riorganizzazione dei percorsi assistenziali che consenta, viste le molte opportunità terapeutiche, rapida diagnosi e presa in carico, garanzia di accesso alle cure uniforme prima che le malattie reumatiche autoimmuni portino il paziente a situazioni di invalidità. La pandemia ha evidenziato molte criticità su cui confrontarsi: liste d'attesa, cure di prossimità, collaborazione tra specialista e MMG, condivisione dati e uniforme/rapido accesso all'innovazione. Con lo scopo di approfondire questi argomenti insieme ai principali attori di sistema a livello regionale, Motore Sanità ha organizzato il Webinar ‘LA RIFORMA SANITARIA LOMBARDA: FOCUS SULLE MALATTIE REUMATOLOGICHE AUTOIMMUNI', realizzato grazie al contributo incondizionato di Bristol Myers Squibb e IT-MeD.
Continua la letturaVenerdi 9 Luglio 2021
Un paziente su 3 affetto da patologie infiammatorie immuno-mediate, in trattamento con MTX, ha sperimentato un'attenuazione della risposta al vaccino anti-Covid a mRNA BNT162b2. Questo il responso di uno studio congiunto Usa-Germania, pubblicato su ARD, che pone interrogativi sull'opportunità di contrastare questo fenomeno somministrando una dose aggiuntiva di vaccino o sospendendo il MTX, cardine nella terapie delle maggiori patologie di pertinenza reumatologica.
Risponde all'acronimo CRESS – Composite of Relevant Endpoints for Sjögren’s Syndrome (CRESS) – ed è un outcome composito affidabile e ben bilanciato in grado di valutare l'efficacia del trattamento in pazienti affetti da sindrome di Sjogren. Lo studio è stato pubblicato su the Lancet Rheumatology ed attende ora la validazione in un trial clinico prospettico.
Continua la letturaMartedi 6 Luglio 2021
50.000 pazienti cronici stimati in Italia con diagnosi talvolta ritardata di anni ma doppia condizione invalidante. “Vogliamo rimettere il paziente al centro del processo diagnostico, terapeutico e assistenziale favorendo la diffusione di ambulatori combinati sul territorio”
Venerdi 2 Luglio 2021
L'incidenza della sindroma da QT lungo e di ospedalizzazioni dovute ad aritmie è risultata inferiore durante i primi 12 mesi di trattamento di pazienti con artrite reumatoide con idrossiclorochina o altro DMARDcs. Questo il responso di uno studio, condotto su veterani di guerra Usa con nuova diagnosi posta di AR, pubblicato su Arthritis & Rheumatology. Non solo: lo studio non ha documentato eventi avversi CV o decessi attribuibili alla terapia con HCQ.
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Stando ai risultati di uno studio di recente pubblicazione su Lupus, il rischio di preeclampsia e di altri outcome avversi nelle donne in gravidanza affette da lupus cresce in misura maggiore in presenza di nefrite lupica.
Venerdi 25 Giugno 2021
Una nuova analisi post-hoc dei risultati aggregati degli Studi di Fase III TULIP ha mostrato che anifrolumab è stato stabilmente associato a un miglioramento sia del rash cutaneo che dell'artrite in pazienti affetti da lupus eritematoso sistemico (LES) da moderato a grave. Il miglioramento rispetto al placebo è stato dimostrato infatti attraverso tre differenti score. I risultati dello studio sono stati presentati all'annuale Congresso Europeo di Reumatologia (EULAR 2021).
Continua la letturaArtrite psoriasica attiva, con guselkumab oltre il 50 per cento dei pazienti ottiene clearance cutanea completa
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