Domenica 10 Ottobre 2010
La Commissione europea ha approvato la commercializzazione dell'associazione precostituita tra naprossene ed esomeprazolo (Vimovo), un farmaco disponibile sotto forma di compresse a rilascio ritardato indicato per il trattamento dei segni e dei sintomi di artrosi, artrite reumatoide e spondilite anchilosante e per ridurre il rischio di sviluppare ulcere da Fans.
Continua la letturaRoche ha reso noto di aver richiesto a Ema e Fda l'approvazione per l'impiego di tocilizumab nell'Artrite Idiopatica Giovanile (AIG) a esordio sistemico, una grave forma di artrite giovanile per la quale non esistono attualmente terapie approvate.
Continua la letturaInserimento nel corso di laurea in medicina di un corso ad hoc sul dolore e, a livello post universitario, corsi di formazione per gli specialisti che devono controllare il dolore nei diversi ambiti clinici. Sono queste alcune delle richieste che provengono dagli specialisti di 44 società scientifiche riunitisi a Firenze in occasione del convegno IMPACT 2010, due giorni di lavori interamente incentrati sul dolore e sull'applicazione della nuova legge. L'obiettivo del convegno è quello di rendere la nuova Legge n. 38 sulle disposizioni per garantire l'accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore una realtà per i cittadini.
Continua la letturaOrganizzato dall'UO di Reumatologia dell'Università di Pisa diretta dal Prof. S. Bombardieri in programma il giorno 18 ottobre il convegno "Artrite Reumatoide Ieri Oggi e Domani".
Continua la letturaCome recita l'articolo 1 della Costituzione Italiana, "l'Italia è una repubblica democratica, fondata sul lavoro". Se oggi trovare un'occupazione risulta difficile già per una persona comune, per un malato reumatico questa diventa una vera e propria impresa. Lo stesso vale per chi ha già un lavoro e viene colpito da una patologia reumatica.
Continua la letturaGiunge alla seconda edizione il Congresso regionale sardo del Collegio dei Reumatologi ospedalieri italiani che si svolgerà a Cagliari il 23 e 24 ottobre prossimi, dal titolo: "Tre temi ed un simposio".
Continua la letturaInserimento nel corso di laurea in medicina di un corso ad hoc sul dolore e, a livello post universitario, corsi di formazione per gli specialisti che devono controllare il dolore nei diversi ambiti clinici. Sono queste alcune delle richieste che provengono dagli specialisti di 44 società scientifiche riunitisi a Firenze in occasione del convegno IMPACT 2010, due giorni di lavori interamente incentrati sul dolore e sull'applicazione della nuova legge.
Continua la letturaMercoledi 30 Giugno 2010
Il fumo è un fattore significativo di rischio per lo sviluppo dell'artrite reumatoide perché interferisce con l'espressione di diversi geni, aggravando il processo patologico alla base della malattia. Anche il consumo di tè aumenta significativamente il rischio di artrite reumatoide, specialmente nel sesso femminile. Al contrario, bere alcol a dosi moderate può ridurre il rischio di sviluppare gravi forme artritiche quali ad esempio l'artrite reumatoide e l'osteoartrite (artrosi). Non sussistono invece particolari legami fra consumo di caffè e artrite reumatoide. È quanto emerge dai nuovi studi presentati all'Eular.
Continua la lettura
Affaticamento, disturbi del sonno, depressione. Sono queste le condizioni che sempre più spesso si riscontrano nelle persone colpite da malattie reumatiche. Per questa ragione è necessario che tali condizioni vengano considerate veri e propri indicatori di risultati nel trattamento della malattia, insieme alla valutazione soggettiva del benessere percepito dagli stessi pazienti. Insomma, deve essere la qualità generale della vita dei pazienti, che include anche parametri come questi, l'obiettivo del trattamento in aggiunta a parametri clinici più tradizionali.
È quanto emerge da una serie di studi presentati all'Eular.
Quasi tre quarti delle donne (il 72%) colpite da artrite reumatoide soffrono ogni giorno di episodi dolorosi, nonostante il 75% delle pazienti assuma farmaci antidolorifici: un dolore fisico che ha un pesante impatto negativo anche sulla vita sociale ed emotiva delle persone affette. A rivelarlo sono i risultati di uno studio presentato a Roma al congresso dell'Eular.
Lo studio ha coinvolto 27.459 donne di età compresa tra 25 e 65 anni (età media 46 anni) abitanti in sette diversi paesi europei: Gran Bretagna, Francia, Germania, Italia, Spagna, Usa e Canada.
Il consumo di alcol sembra associato a una significativa riduzione del rischio di sviluppare svariate patologie reumatiche. Questo dato emerge da uno studio olandese i cui risultati sono stati presentati a Roma, nel corso dell'annuale congresso dell'Eular.
I ricercatori olandesi hanno preso in considerazione circa 1.000 pazienti affetti da vari tipi di patologie reumatiche, confrontando il loro consumo di alcol con quello di un gruppo di oltre 6.000 controlli privi di malattie reumatiche. E' emerso chiaramente che, indipendentemente dal tipo di patologia presente, tutti i pazienti del primo gruppo dichiaravano un consumo di alcol inferiore rispetto ai controlli.
Aggiungere il milnacipran nei pazienti con fibromialgia che non mostrano una risposta terapeutica adeguata al trattamento con pregabalin potrebbe essere una strategia terapeutica efficace senza che ne venga inficiata la tollerabilità. Lo suggeriscono i risultati preliminari di uno studio clinico presentato nei giorni scorsi a Roma durante il congresso dell'Eular dalla coordinatrice del trial, Mildred Farmer, che fa capo alla società indipendente di ricerca clinica Meridian Research.
Continua la lettura
Nei pazienti affetti da artrite reumatoide la terapia prolungata con adalimumab ha portato a una riduzione duratura dell'attività della malattia in una considerevole percentuale di casi, anche nei soggetti già trattati senza successo con altri antagonisti del TNF alfa. Il dato emerge da un'analisi presentata in occasione dell'ultimo congresso EULAR, a Roma, effettuata nell'ambito dello studio ReAlise.
ReAlise è uno studio osservazionale di follow-up della durata di 5 anni, su pazienti con Ar che hanno partecipato in precedenza allo studio ReAct (M02-497) e ai quali è stato successivamente prescritto adalimumab.
Febuxostat alla dose di 80 mg e 120 mg/die ha permesso di ottenere una riduzione dell'uricemia superiore ad allopurinolo 300 mg in pazienti affetti da gotta, nell'ambito di uno studio presentato a Roma, in occasione dell'EULAR, da Michael Becker dell'Università di Chicago.
Al momento della visita finale, il 75% dei soggetti trattati con febuxostat 80 mg/die e il 79% di quelli trattati con 120 mg/die hanno raggiunto l'obiettivo di riduzione dei livelli di acido urico al di sotto dei 6 mg/dl contro il 38% di quelli trattati con allopurinolo 300 mg/die (P < 0,001 per entrambi i confronti).
L'anticorpo monoclonale sperimentale epratuzumab, possibile candidato per la cura del Lupus eritematoso sistemico, ha dato risultati promettenti contro la malattia nello studio EMBLEM, presentato al congresso dell'Eular.
In questo studio di fase IIb, il farmaco, un anticorpo anti-CD22 sviluppato da UCB in partnership con Immunomedics, ha portato a una riduzione significativa dell'attività della malattia rispetto al placebo in pazienti con Les di grado moderato-severo.
In occasione del congresso Eular sono stati presentati nuovi dati emersi dagli studi registrativi di fase 3 che confermano l'efficacia e la tollerabilità di golimumab, nuovo farmaco anti-TNF a monosomministrazione mensile per via sottocutanea. Gli studi hanno coinvolto complessivamente 2.303 pazienti.
Golimumab è la prima terapia sottocutanea anti-TNF da somministrare una sola volta al mese, approvata dall'Fda e dall'Ema per il trattamento dell'artrite reumatoide attiva da moderata a grave in associazione a metotrexato, dell'artrite psoriasica attiva e della spondilite anchilosante attiva.
I pazienti reumatici hanno carenze di vitamina D, la vitamina che si forma nel nostro organismo grazie all'esposizione della pelle ai raggi solari. I nuovi studi presentati al congresso dell'Eular dimostrano che bassi livelli di questa vitamina nelle persone che soffrono di diverse forme di malattie reumatiche sono associati a un rischio aumentato di mortalità e di sviluppo di tumori. I trattamenti con vitamina D possono aiutare i pazienti a migliorare la loro condizione e, in generale, in tutte le persone a prevenire queste malattie.
Continua la lettura
Un trattamento mirato per l'artrite reumatoide (AR), attraverso l'esame di specifici marcatori del sangue in fase di diagnosi, potrebbe influenzare in modo notevole l'esito della cura, determinando un miglioramento nella qualità di vita dei pazienti.
Il fattore reumatoide (FR) e l'anti-peptide citrullinato ciclico (Anti-CCP), due caratteristici auto-anticorpi prodotti dalle cellule B auto-reattive, si trovano in circa l'80% dei pazienti affetti da AR. Per tali pazienti rituximab potrebbe potenzialmente offrire maggiori vantaggi.
L'anticorpo monoclonale canakinumab ad alto dosaggio si è dimostrato significativamente più efficace della terapia standard con steroidi nei pazienti con artrite gottosa in uno studio presentato al congresso dell'Eular e pubblicato in contemporanea online su Arthritis & Rheumatism. In particolare, il biologico è risultato superiore allo standard nel ridurre rapidamente il dolore provocato dalle riacutizzazioni artritiche, i cosiddetti ‘flare'.
Continua la letturaDa pochi giorni è disponibile nel nostro paese una formulazione sottocutanea di metotrexato, il ‘gold standard' per il trattamento dei pazienti con artrite reumatoide. La novità è stata annunciata da un team di esperti in occasione del congresso internazionale di reumatologia EULAR.
Continua la lettura