Terapia

AR, minor danno articolare con etanercept più MTX

Nei pazienti con artrite reumatoide ( AR) che non hanno risposto alla monoterapia con MTX, si una minor probabilità di progressione della malattia se si continua a utilizzare questo DMARD in aggiunta a un biologico (nella fattispecie, etanercept) piuttosto che usare il solo biologico. È questo il risultato di una ricerca dell'Università di Tokio presentata in occasione dell'ultimo congresso dell'ACR.

La terapia combinata MTX più etanercept si è infatti rivelata più efficace del solo biologico nella riduzione del danno articolare, con una differenza significativa negli indici di erosione delle articolazioni nei due casi dopo due anni di studio (-0,5 contro 3,1, P = 0,045).

Già altri studi avevano dimostrato che segni e sintomi della malattia migliorano maggiormente si continua a utilizzare anche MTX quando si passa alla terapia con i biologici. La ricerca presentata all'ACR, però, dimostra qualcosa in più, e cioè la terapia combinata riduce maggiormente la progressione radiologica, cioè il danno articolare che si può evidenziare solo mediante imaging e continua ad avanzare anche quando i paziente è asintomatico.

Per il loro studio, gli autori giapponesi hanno arruolato 151 pazienti con AR in fase attiva (l'88 di sesso femminile e i due terzi al di sopra dei 55 anni) e li hanno randomizzati al trattamento con etanercept 25 mg due volte alla settimana più MTX 6-8 mg/settimana oppure al solo etanercept.

La progressione radiologica è stata valutata all'inizio dello studio mediante l'indice Sharp modificato da van der Heijde e poi a 6 mesi, a un anno e a 2 anni. Il DAS28 al basale era ≥ 5,1 nell'80% dei casi e lo score totale di Sharp medio era pari a 114.

Dopo un anno, tutti gli indici di miglioramento della malattia secondo i criteri ACR sono risultati migliori nel gruppo trattato con la terapia combinata rispetto a quello trattato con il solo biologico. L'ACR20 è stato infatti pari all'82.2% nel primo caso contro il 59,4% nel secondo (P = 0,003), l'ACR50 pari a 68,5% contro 39,1% (P = 0,001) e l'ACR70 pari a 46,6% contro 23,2% (P = 0,005).

Anche la progressione media dello score totale di Sharp a un anno è stata minore con la combinazione dei due farmaci piuttosto che con la monoterapia, anche se non in modo così significativo (1,2 contro 6,6, P = 0,09). La differenza tra i due gruppi ha invece raggiunto la significatività statistica dopo 2 anni.
Il messaggio dello studio è dunque di continuare il trattamento con MTX anche quando i pazienti iniziano ad assumere etanercept, per prevenire il danno articolare.

Kameda H, et al Etanercept (ETN) plus methotrexate (TX) combination therapy resulted in a better radiographic outcome than ETN monotherapy even in patients with active rheumatoid arthritis despite MTX treatment: 104-week results from the JESMR study. ACR 2010; Abstract 1812.
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