Malattie reumatiche

ASA e simvastatina inutili nell'ipertensione polmonare arteriosa

Ne l'aspirina né la simvastatina sembrano migliorare gli outcome nei pazienti con ipertensione arteriosa polmonare (IAP), stando ai risultati di uno studio di fase II, chiamato ASA-STAT, appena pubblicato su Circulation e presentato contemporaneamente al congresso dell'American Thoracic Society, a Denver.

Un trattamento con aspirina per 6 mesi non è servito a migliorare la distanza percorsa a piedi in 6 minuti, distanza che si è addirittura ridotta dopo 6 mesi di cura con simvastatina, a indicare che nessuno dei due farmaci andrebbe usato come terapia aggiuntiva della IAP.

Gli autori hanno deciso di valutare efficacia e sicurezza dei due farmaci rispetto al placebo su pazienti con IAP dopo che studi sull'animale avevano evidenziato una riduzione della pressione arteriosa polmonare, una riduzione dell'ipertrofia ventricolare destra e un miglioramento della sopravvivenza con l'aspirina e dopo che le statine si erano dimostrate efficaci in modelli animali di ipertensione polmonare.

Il disegno rovinale prevedeva il coinvolgimento di 100 pazienti, tuttavia lo studio è stato interrotto dopo averne arruolati soltanto 65 perché un'analisi ad interim ha evidenziato che con tutta probabilità i due agenti si sarebbero rilevati inefficaci. I dati pubblicati si riferiscono dunque solo a questi 65 soggetti, di cui il 52% circa aveva una IAP idiopatica, il 19% IAP associata a sclerosi sistemica, il 15% IAP associata ad altre malattie del tessuto connettivo, il 9% a shunt sistemico-polmonare congenito e il 5% IAP ereditaria. L'età media dei pazienti era di 50 anni e l'86% erano donne.

L'outcome primario era la variazione rispetto al basale della distanza percorsa a piedi in 6 minuti dopo 6 mesi di trattamento. I pazienti trattati con aspirina non hanno mostrato alcun miglioramento di questo parametro rispetto a quelli trattati con placebo, né alcun miglioramento della dispnea dopo il test del cammino, della classe funzionale WHO e di qualunque scala del questionario SF-36. Inoltre, il trattamento con aspirina non ha ritardato il peggioramento clinico rispetto al placebo.
Analogamente, non si è osservato alcun miglioramento della distanza percorsa a piedi in 6 minuti grazie al trattamento con simvastatina, che si è addirittura associata a una riduzione di tale distanza, seppur non statisticamente significativa, e una tendenza all'aumento della dispnea dopo il test del cammino. Anche in questo caso, come con l'aspirina, non si sono osservate differenze tra farmaco e placebo per quanto riguarda i risultati dell'SF-6 e la classef funzionale WHO.

Per di più, lo studio sembra evidenziare un possibile aumento del rischio di sanguinamenti maggiori con l'aspirina, anche se, fanno notare gli autori, il basso numero di partecipanti non permette di trarre conclusioni in tal senso. In ogni caso, concludono i ricercatori, sulla base di questi risultati nessuno dei due farmaci può essere raccomandato per il trattamento della IAP.

S.M. Kawut, et al. Randomized Clinical Trial of Aspirin and Simvastatin for Pulmonary Arterial Hypertension. ASA-STAT. Circulation 2011. Published online before print May 18, 2011, doi: 10.1161/CIRCULATIONAHA.110.015693.
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