Terapia

Epratuzumab, risultati incoraggianti nel Lupus

In occasione dell'ACR sono stati presentati i dati relativi a due studi controllati che hanno evidenziato l'efficacia in pazienti affetti da LES di epratuzumab, un anticorpo monoclonale umanizzato diretto contro il CD22, un antigene di membrana dei linfociti. Il farmaco è sviluppato da UCB su licenza di Immunomedics.
La valutazione di efficacia comprendeva la riduzione dell'attività della malattia, il miglioramento della qualità di vita e la riduzione della necessità di corticosteroidi.

Nei due studi, a partire dalla 4a settimana, e fino alla 48°,  il punteggio della scala BILAG (British Isles Lupus Assessment Group Scale) nei due gruppi in terapia con il farmaco a diverse dosi (360 o 720mg/m2) sono risultati inferiori al gruppo placebo.
Tra i pazienti che hanno completato lo studio, alla 12° settimana il 54% del gruppo trattato con epratuzumab 360mg/m2 ha evidenziato una risposta alla scala BILAG verso il 21% del placebo.
Lo studio ha anche valutato la capacità di ridurre l'utilizzo di corticosteroidi. Tale effetto si è osservato nel 75% del gruppo epratuzumab 360mg/m2 e nel 100% del gruppo epratuzumab 720mg/m2 . Sono stati anche interessanti i risultati sulla qualità di vita, valutati con l'SF-36.

I due studi dovevano inizialmente arruolare 810 pazienti ed erano considerati di fase III.Quando UCB ha acquisito il prodotto da Immunomedics si è verificato un problema produttivo che ha causato la mancanza del farmaco al 90% dei pazienti. UCB ha deciso lo stesso di continuare il trial con gli 88 pazienti rimasti. 
L'azienda ha quindi deciso di ripartire da capo, e ha pianificato un nuovo studio di fase IIb, con l'intento principale della messa a punto della dose più giusta, che arruolerà 210 pazienti e che sarà completato nella seconda metà del 2009. La fase III inizierà nel 2010.
Il Lupus è una patologia in cui mancano farmaci realmente efficaci e specifici.

Ci sono alcune molecole attualmente in studio che sembrano promettenti: rituximab (Rituxan di Genentech/Roche), un anti CD20 in fase II/III, atorvastatina (Lipitor di Pfizer) in fase II/III, abetimus (Riquent di La Jolla Pharmaceutical) un inibitore delle cellule B e belimumab sviluppato da  GSK/ Human Genome Sciences. Quest'ultimo, che agisce sul fattore di attivazione delle cellule B (BAFF/BlyS), insieme a epratuzumab sembrano i due composti più promettenti.

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