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Gotta, GOUT-36: un nuovo strumento per predire le recidive di malattia

Si chiama GOUT-36: è un nuovo strumento di stratificazione del rischio che, stando ai risultati di uno studio recentemente pubblicato su Rheumatology, sarebbe in grado di discriminare, tra i pazienti con gotta ospedalizzati per altre condizioni cliniche, una maggiore propensione ad andare incontro a recidive di malattia.

Lo studio nasce dalla constatazione che fino ad un 35% di pazienti ospedalizzati per condizioni differenti dalla gotta tende ad andare incontro ad attacchi recidivanti. In ragione della mancanza di strumenti clinici in grado di predire il rischio di nuovi attacchi gottosi nei pazienti ospedalizzati, ci si è proposti, nello studio recentemente pubblicato, di valutare le performance di una semplice regola predittiva per classificare i pazienti ospedalizzati a rischio elevato di recidiva di gotta.

A tal scopo, è stata presa in considerazione una coorte di 625 pazienti gottosi, ospedalizzati in Nuova Zelanda, allo scopo di identificare gli item per la regola di predizione GOUT-36, acronimo di:
- nessuna profilassi pre-ospedaliera di recidive di gotta;
- nessuna terapia pre-ospedaliera con farmaci ipouticemizzanti - allopurinolo, febuxostat, probenecid, benzbromarone o sulfipirazone -  in base alle cartelle cliniche;
- presenza di tofi e valori di uricemia superiori a 0,36 mmol/l nel corso dell'anno precedente.

Sulla base della regola GOUT-36, sono stati implementati 4 gruppi di rischio:
- pazienti a basso rischio  (nessun item)
- pazienti a rischio moderato (1 item)
- pazienti a rischio elevato (2 item)
- pazienti a rischio molto elevato (3 o 4 item)

Questo strumento di stratificazione del rischio è stato validato in una coorte prospettica di 284 pazienti ospedalizzati con gotta dalla Thailandia e dalla Cina. Di questi 284 ricoveri nella coorte di validazione, 96 erano dovuti a recidive di gotta (34%).

Risultati principali
La regola GOUT-36 ha mostrato una sensibilità del 75% nella coorte di validazione e dell'84% in quella di partenza, mentre la specificità di questa regola è stata del 67% e del 50%, rispettivamente.

La prevalenza di recidive di gotta in pazienti ospedalizzati in base al gruppo di rischio definito dalla regola in questione è stata, rispettivamente, dell'11%, 18%, 43% e 80% per i pazienti con rischio basso, moderato, elevato o molto elevato.

Limiti e implicazioni dello studio
Nel commentare i risultati, i ricercatori hanno ammesso alcuni limiti dello studio, come la presenza di possibili bias di selezione in termini di pazienti con gotta necessitanti di consulto da parte di un reumatologo, dati limitati ai pazienti ospedalizzati e che potrebbero non essere estrapolabili alla popolazione generale, tipica degli ambulatori di Medicina Generale.

Un altro limite dello studio deriva dal numero relativamente piccolo di eventi di recidiva che hanno praticamente precluso la valutazione della regola GOUT-36 in sottogruppi specifici di pazienti.

Ciò detto, in conclusione “l'adozione di questa semplice regola predittiva potrebbe essere di aiuto ai clinici per identificare i pazienti con rischio elevato di attacchi recidivanti di gotta, a livello ospedaliero, già al primo giorno di ricovero, nonché per concorrere alla promozione del messaggio che la prevenzione delle recidive di gotta dovrebbe essere parte integrante dei piani di gestione ospedaliera dei pazienti ospedalizzati”.

NC

Bibliografia
Jatuworapruk K, Grainger R, Dalbeth N, et al. The GOUT-36 prediction rule for inpatient gout flare in people with comorbid gout: derivation and external validation. Rheumatology (Oxford). Published online July 23, 2021. doi:10.1093/rheumatology/keab590
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