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Lupus, nuovi criteri di classificazione funzionano bene nei bambini e nei giovani adulti

I nuovi criteri congiunti ACR/EULAR 2019 relativi alla classificazione del lupus si sono dimostrati significativamente migliori nell’individuare i veri casi positivi di malattia nei bambini e nei giovani adulti rispetto a quanto osservato con i criteri ACR del 1997. Queste le conclusioni principali di uno studio monocentrico a disegno retrospettivo di recente pubblicazione.

Tuttavia, i criteri ACR/EULAR 2019, sviluppati utilizzando coorti di pazienti adulti con LES, non sono risultati statisticamente migliori dei criteri del 1997 ACR nell’identificare gli individui non affetti da malattia, rivelandosi particolarmente buoni, invece, nel classificare il LES in giovani di etnia non Caucasica.

I due set di criteri, inoltre, hanno avuto performance simili nel classificare il LES in pazienti giovani di ambo i sessi e per gruppi di età.

Descrizione sintetica dello studio
I ricercatori hanno passato in rassegna le cartelle mediche elettroniche relative a 112 pazienti con LES di età compresa tra 2 e 21 anni e a 105 controlli di età compresa tra 1 e 19 anni afferenti in un centro ospedaliero Usa nel periodo 2008-2019. I pazienti identificati nelle cartelle cliniche del centro erano considerati affetti da LES sulla base dei codici ICD-10 assegnati da un reumatologo pediatrico. Tra i pazienti controllo vi erano 69 individui (66%) con dermatomiosite giovanile e 36 pazienti con sclerodermia/sclerosi sistemica giovanile, sulla base dei codici ICD-10 corrispondenti.

Considerando i casi di LES, il 57% era rappresentato da individui di etnia Caucasica e l’81% da individui di sesso femminile. Considerando i casi-controllo, l’83% era costituito da individui di etnia Caucasica e dal 71% di individui di sesso femminile.
I giovani adulti di età compresa tra i 18 e i 21 anni rappresentavano una minoranza dei casi di LES (18%) e dei controlli (7%).

Passando alla descrizione dei risultati, è emerso che i criteri del 2019 presentavano una maggiore sensibilità rispetto ai criteri ACR del 1997 (85% vs. 72%, rispettivamente; p=0,023) ma specificità paragonabile (83% vs. 87%; p=0,456).
Diciassette casi su 112 di LES non hanno soddisfatto i criteri del 2019, 13 dei quali (76%) erano rappresentati da individui di etnia Caucasica.

Nel complesso, 31 casi di LES non hanno soddisfatto i criteri ACR 1997, mentre 15 di questi hanno soddisfatto i criteri del 2019.

Mentre non sono state rilevate differenze statisticamente significative di sensibilità dei criteri 2019 tra casi occorsi in individui di etnia Caucasica e non (92% vs. 80%, rispettivamente; p=0,08), la differenza di sensibilità era invece significativa con i criteri 1997 (87% vs. 64%; p<0,02).

I criteri 2019 hanno mostrato sensibilità  e specificità simili negli individui di sesso maschile e femminile (86% vs. 81% relativamente alla sensibilità; 81% vs. 87% relativamente alla specificità).
Anche i criteri del 1997 hanno mostrato sensibilità e specificità simile in ambo i sessi.

“Lo studio – hanno spiegato i ricercatori – conferma la sensibilità superiore dei nuovi rispetto ai vecchi criteri ACR 1998 nei giovani con LES. La differenza nelle stime di sensitività tra i due set di criteri potrebbe essere spiegata con un maggior peso assegnato ai criteri immunologici, a criteri ematologici meno stringenti (non necessitanti di più di 2 eventi) e alla inclusione delle caratteristiche soggettive di artrite”.

NC

Bibliografia
Aljaberi N et al. Arthritis Care Res. 2020 Aug 25. doi: 10.1002/acr.24430.
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