Terapia

Rituximab, conferme nella nefrite lupica

Secondo i dati di uno studio appena pubblicato sul Clinical Journal of the American Society of Nephrology, la terapia con rituximab può dare un beneficio nei pazienti con nefrite lupica che non rispondono alle terapie convenzionali.
"La terapia standard della nefrite lupica con corticosteroidi e ciclofosfamide è efficace ma è associata a una quota di recidive e di pazienti che non rispondono alla terapia o a effetti indesiderati di grado severo-  ha affermato Catherine Melander, del dipartimento di nefrologia, Assistance Publique-Hôpitaux Paris. "Rituximab viene sempre più utilizzato nei pazienti con nephrite lupica, ma fino ad oggi i dati erano scarsi e su casistica limitata, con follow up troppo brevi."

L'obiettivo dello studio era valutare l'efficacia e la sicurezza a lungo termine (>12 mesi) di rituximab in 20 pazienti (19 donne e 1 uomo) con LES con nefrite lupica proliferative o membranosa di classe IV (n= 15) o V (n= 5).
Rituximab è stato somministrato una volta la settimana per 4 settimane a una dose di 375 mg/m2 con l'eccezione di due pazienti che hanno ricevuto 3 infusioni in tutto.
Un totale di 12 pazienti ha ricevuto  rituximab per nefrite lupica refrattaria ai trattamenti standard, 6 pazienti sono stati tratti con il farmaco per una recidiva di nefrite e 2 pazienti hanno ricevuto il farmaco come terapia di prima linea.

Tre pazienti hanno ricevuto anche ciclofosfamide e 10 pazienti hanno ricevuto altre iniziazioni come terapia di mantenimento.
Dopo un follow up medio di 22 mesi (range 10-51 mesi) una completa remissione della malattia è stata osservata in 7 pazienti, una remissione parziale in 5 pazienti, con una risposta globale del 60%.
Tra i 15 pazienti con nefrite lupica di classe V vi è stata una risposta del 66%, incluse 5 remissioni totali e 5 parziali. Non vi è stata risposta nei pazienti con glomerulonefrite rapidamente progressiva.
La conclusione degli autori è che rituximab può rappresentare una interessante opzione per i pazienti con nefrite refrattaria e recidivante e auspicano la realizzazione di studi controllati.

Clin J Am Soc Nephrol. 2009;4:579-587.

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