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Spondiloartrite giovanile, la prevalenza di malattia assiale è elevata come nell'adulto

Per quanto i bambini affetti da spondiloartrite giovanile dimostrino un tasso ridotto di attività sintomatica all'esordio di malattia, nella maggior parte di questi, a 5 anni dalla diagnosi, è rilevabile un marcato aumento del coinvolgimento assiale.

Lo dimostrano i risultati di uno studio di recente pubblicazione sulla rivista Pediatric Rheumatology.

“La spondiloartrite (SpA) si caratterizza per un rischio elevato di malattia assiale, tipicamente associata a sacroileite – ricordano gli autori nell'introduzione al lavoro. - La forma pediatrica, tuttavia, differisce da quella dell'adulto per un pattern più periferico dell'artrite, insieme ad un ridotto coinvolgimento assiale, almeno all'inizio della malattia”.

Le informazioni limitate disponibili sull'outcome a lungo termine della SpA giovanile hanno sollecitato il nuovo studio, che ha analizzate la presentazione clinica iniziale e gli outcome a lungo termine di una popolazione di pazienti affetta da SpA giovanile, come pure i fattori di rischio di malattia assiale e di attività di malattia.

Lo studio, di natura retrospettiva, è stato condotto su 114 pazienti con SpA giovanile o entesite legate ad artrite, che avevano avuto diagnosi di malattia prima dei 16 anni e che sono stati seguiti per un tempo mediano pari a 2,5 anni tra il 2008 e il 2015.

Entrando nei dettagli, sono stati raccolti, per ciascun partecipante allo studio, dati relativi al sesso di appartenenza, all'età di insorgenza di malattia, all'età alla prima visita, alla storia personale e familiare di malattia autoimmune e psoriasi, alla presenza dell'allele HLA-B27, alla descrizione del decorso clinico di malattia, alla data relativa al primo coinvolgimento assiale riferito e all'esecuzione di test biologici e radiografici.

I ricercatori hanno anche analizzato la proporzione di pazienti con diagnosi di artrite legata ad entesite o SpA in base ai criteri di classificazione aggiornati di Edmonton, come pure in base agli ultimi criteri ASAS (theAssessment of Spondylarthritis International Society criteria).

Passando ai risultati, è emerso che, per quanto la malattia assiale fosse rara all'insorgenza di malattia, questa è stata documentata nel 63% dei pazienti dopo una mediana di 2,6 anni (IC95%= 2,2-4,4).

Quanto alla sacroileite, anch'essa osservata raramente durante l'insorgenza di malattia, è stata documentata nel 47% dei pazienti dopo 5,3 anni (IC95%= 4,1-7,7).

Considerando i fattori di rischio, è stato osservato che una storia familiare SpA era associata alla presenza di sacroileite (OR= 3,61; IC95%= 1,5–8,7; P < 0,01) e di malattia attiva (OR = 2,98; IC95%= 1,2–7,3; P = 0,02) nelle fasi terminali del follow-up.

Da ultimo, il 69% dei pazienti dello studio ha soddisfatto i criteri di Edmonton per l'artrite legata ad entesite, mentre il 92% ha soddisfatto quelli ASAS di SpA periferica (p<0,001).

Nel commentare i risultati, i ricercatori hanno confermato la presenza del pattern periferico associato all'insorgenza di SpA anche nella forma giovanile (insieme ad artrite periferica ed entesite) anche se la malattia assiale si è sviluppata in più della metà dei pazienti dello studio a più di 5 anni dalla diagnosi di malattia.

“L'imaging a risonanza magnetica – aggiungono – è chiaramente un ottimo strumento a disposizione per valutare il coinvolgimento assiale, ma la sua interpretazione potrebbe risultare più difficile nei bambini e necessita, nella maggior parte dei casi, di un radiologo con esperienza”.

I ricercatori hanno anche sottolineato come i risultati dello studio suggeriscano che i criteri attuali di Edmonton utilizzati per l'artrite idiopatica giovanile siano meno sensitivi dei criteri ASAS per classificare i pazienti con SpA ad insorgenza pediatrica.

“I criteri di classificazione aggiornati di Edmonton, attualmente impiegati, mancano sia di specificità che di sensitività nel classificare la SPA giovanile e l'artrite associata ad entesite, a suggerire la necessità di moltiplicare gli sforzi per un necessario miglioramento dei criteri di classificazione dell'AIG – scrivono gli autori nelle conclusioni del lavoro”.

“Da ultimo, potrebbe valere la pena prendere in considerazione anche per la SpA giovanile l'applicazione dei criteri 2011 ASAS di classificazione per la SpA periferica  – aggiungono – data la loro elevata sensitività nel diagnosticare i pazienti dello studio sia nel corso della prima visita che dell'ultima visita di follow-up”.

NC

Bibliografia
Goirand M, et al. Clinical features of children with enthesitis-related juvenile idiopathic arthritis / juvenile spondyloarthritis followed in a French tertiary care pediatric rheumatology centre. Pediatr Rheumatol Online J. 2018;doi:10.1186/s12969-018-0238-9.
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