Terapia

A livello gastrico, tapentadolo più tollerabile di ossicodone

Tapentadolo a rilascio immediato, un nuovo, potente analgesico sviluppato da Grünenthal in collaborazione con Johnson & Johnson, potrebbe essere preferibile nei pazienti anziani con dolore lombare o artrosico rispetto all'ossicodone in virtù di una migliore tollerabilità gastrointestinale.
Lo rivela uno studio appena presentato all'ultimo congresso dell'American Pain Society (APS) di Baltimora.
Tapentadolo è un nuovo analgesico centrale attivo per via orale. E' il primo rappresentante di una nuova proposta classe farmacologica chiamata MOR-NRI (agonisti mu-oppioide-recettore e inibitori della ricaptazione della noradrenalina), che si differenzia da altri analgesici ad azione centrale.
La molecola, strutturalmente simile al tramadolo, agisce infatti sia come agonista dei recettori mu-oppiodi sia come inibitore della ricaptazione della noradrenalina e ha una potenza analgesica superiore a quella dell'idrocodone e dell'idrossicodone.
Nel novembre 2008, il farmaco è stato approvato dall'Fda nella formulazione a rilascio immediato per il trattamento del dolore acuto moderato-severo. Il farmaco non è ancora registrato in Europa.
La ricerca presentata al congresso APS è un'analisi post hoc di uno studio di fase III in doppio cieco su pazienti con lombalgia o dolore artrosico di grado moderato-severo nei quali il trattamento con  tapentadolo 50 o 100 mg ogni 4-6 ore ha mostrato una migliore tollerabilità gastrointestinale rispetto all'ossicodone 10 o 15 mg ogni 4-6 ore, a fronte di un sollievo sintomatologico simile.
La nuova analisi è stata condotta per valutare la tollerabilità dei due antidolorifici nei pazienti anziani al di sopra dei 65 anni.
Complessivamente, i pazienti che hanno manifestato eventi avversi gastrointestinali durante il trattamento sono stati il 46,8% nel gruppo trattato con tapentadolo contro il 68.9% nel gruppo trattato con l'ossicodone. L'incidenza della stipsi è stata pari al 19% nel braccio tapentadolo contro 35,6% nel braccio ossicodone (P < 0,05), mentre quella di nausea o vomito è stata del 30,4% nel primo gruppo contro il 51,1% nel secondo (P < 0,05).
Inoltre, sia la nausea sia il vomito si sono manifestati prima con l'oppiaceo rispetto al nuovo analgesico (P ≤ 0,0312 e P ≤  0,0181), mentre la stipisi è stata presente per più giorni nei pazienti che hanno assunto ossicodono rispetto a quelli che hanno ricevuto tapentadolo (P = 0,0203) e questi ultimi hanno avuto meno bisogno di ricorrere a lassativi o ammorbidenti delle feci durante il trattamento (22,2% contro 12%).

Infine, a conferma della migliore tollerabilità di tapentadolo, i pazienti che hanno dovuto sospeendere il trattamento a causa di effetti collaterali gastrointestinali sono stati significativamente meno numerosi nel gruppo trattato con il nuovo farmaco rispetto al gruppo trattato con l'oppiaceo (15,8% contro 24,4%; (P < 0,05).

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