News Scientifiche

Artrite reumatoide e predizione infezioni batteriche, identificato nuovo score basato su citochine e parametri ematici

Un nuovo punteggio basato sulla combinazione dei livelli sierici di citochine e di parametri ematici potrebbe rivelarsi un indicatore promettente di infezioni batteriche nei pazienti affetti da artrite reumatoide.

Ciò è quanto emerge da uno studio di recente pubblicazione sulla rivista Cytochine, che suggerisce come questo strumento sarebbe in grado di differenziare le infezioni batteriche dagli episodi si recidiva di artrite.

Razionale e disegno dello studio

I pazienti con AR sono notoriamente più suscettibili alle infezioni, che rappresentano una delle cause principali di morte in questa popolazione.

“Il riscontro di una disfunzione del sistema immunitario associata all’AR – spiegano gli autori nell’introduzione allo studio – potrebbe contribuire all’innalzamento del rischio di infezioni nei pazienti con AR. Non solo: anche l’impiego di GC e di agenti immunosoppressori per la gestione della malattia potrebbe aumentare il rischio infettivo”.

“Come è noto – continuano i ricercatori – le infezioni batteriche e le recidive di AR condividono alcune manifestazioni cliniche come la febbre, la presenza di tumefazioni e di poliartralgia, nonché anomalie di laboratorio, come un incremento della conta leucocitaria, della VES e dei livelli di CRP. In molti casi, pertanto, risulta particolarmente difficile discriminare le infezioni batteriche dagli episodi di recidiva di AR, dal momento che le loro manifestazioni cliniche sono simili”.

L’obiettivo dello studio, pertanto, è stato quello di valutare l’abilità delle varie citochine e dei parametri ematici di differenziare le due condizioni.

Lo studio, avente un disegno retrospettivo, ha incluso i dati relativi a 168 pazienti con AR (118 di sesso femminile e con un’età media pari a 55,3 anni), inclusi 76 pazienti con infezione batterica e 92 con recidiva di AR.

I ricercatori hanno raccolto i livelli di alcuni interleuchine (IL)-2, IL-4, IL-6, IL-10, IL-17, quelli di TNF-alfa e di interferon-gamma in tutti i pazienti, nonché in 81 individui sani, incrociati in base al sesso.

L’infezione batterica era confermata sulla base della sintomatologia clinica, dell’imaging, delle colture batteriche e della risposta agli antibiotici.

E’ stata condotta un’analisi delle curve ROC per determinare la capacità di questo panel di citochine e di parametri ematici di discriminare tra infezione batterica e recidiva di AR.

Risultati principali

Dallo studio è emerso che i livelli sierici di IL-6 (p=0,006), IL-10 (p=0,019), IFN-gamma (p=0,033), CRP (p<0,001) e VES (p<0,001) erano più elevati nei pazienti affetti da infezione batterica rispetto ai pazienti con recidiva di AR.

Al contempo, è stato osservato che nei pazienti affetti da infezione batterica i livelli di cellule B CD19+ (p<0.001) e di cellule T CD4+ (p=0,009) erano più bassi.

L’analisi delle curve ROC ha mostrato che, per discriminare l’infezione batterica, l’area sotto la curva della combinazione di IL-6, IL-10, IFN-gamma, VES, CRP, cellule B CD19+ e cellule T CD4+ era pari a 0,827 (IC95%= 0,760-0,881; p<0.001), con una sensitività del 65,75% e una specificità dell’88,04%. Questa combinazione era migliore degli indicatori individuali per la diagnosi di infezione nei pazienti con AR.

Il sistema a punteggio implementato includeva 7 biomarcatori: IL-6, IL-10, IFN-gamma, VES, CRP, cellule B CD19+ e cellule T CD4+. Ciascuno di questi era classificato con un punteggio pari a 0 o a 1 in base ai corrispondenti valori di cutoff.

In questo modo è stato osservata la presenza di infezioni batteriche in tutti i 7 pazienti (100%) aventi un punteggio uguale a 7, rispetto a nessun paziente con uno score totalizzato pari a zero.

Riassumendo

Nel commentare lo studio, i ricercatori hanno ammesso che l’elevata prevalenza di infezioni poteva aver influenzato il valore predittivo negativo di questo punteggio, a suggerire la necessità di confermare i risultati ottenuti in studi aggiuntivi.

Ciò detto, nel complesso “lo studio – concludono – suggerisce come i livelli sierici di alcune citochine rappresentino dei biomarcatori promettenti di infezione batterica in presenza di AR. Inoltre, i dati suffragano l’idea che la combinazione di VES, CRP, IL-6, IL-10, IFN-gamma, cellule B CD19+ e cellule T CD4+ potrebbe fornire uno strumento valido in grado di discriminare le infezioni batteriche dalle recidive di AR”.

 

Nicola Casella

 

Bibliografia

Qin Y et al. Comprehensive analysis of multiple cytokines and blood parameters for the diagnosis of bacterial infections in rheumatoid arthritis. Cytokine. Published online Aug 19, 2020. doi:10.1016/j.cyto.2020.155251

Leggi

https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S1043466620302672?via%3Dihub

 


Torna all'archivio