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Gotta, incidenza legata esclusivamente ad uricemia?

L'incidenza di gotta è sì fortemente legata alle concentrazioni di acido urico nel sangue dei pazienti. Tuttavia, meno della metà dei pazienti con livelli di uricemia pari o superiori a 10 mg/dL svilupperà tale condizione in un lasso di tempo della durata di 15 anni.

Queste le conclusioni, in parte sorprendenti, di uno studio presentato nel corso dell'ultimo congresso ACR (ad oggi l'analisi più ampia, condotta sulla base dei dati individuali disponibili, ad avere esaminato tale relazione).

Razionale e disegno dello studio
L'iperuricemia è considerata un fattore di rischio chiave nello sviluppo di gotta. Tuttavia, la relazione tra i livelli sierici di acido urico e l'incidenza di gotta non è ancora stata del tutto chiarita, con variazioni osservate nella stima del rischio nei diversi studi pubblicati al riguardo.

Di qui la nuova analisi, condotta sulla base dei dati individuali dei partecipanti allo studio, finalizzata ad esaminare la relazione tra l'uricemia e l'incidenza di gotta.

Una ricerca sistematica esperta della letteratura sull'argomento, effettuata su Pubmed, ha portato all'individuazione di 4 studi di coorte (dei quali erano pubblicamente disponibili I dati a livello individuale (Atherosclerosis Risk in Communities Study, Coronary Artery Risk Development in Young Adults Study, and the Original and Offspring cohorts of the Framingham Heart Study), per un totale di 18.889 partecipanti che non erano inizialmente affetti da gotta, seguiti per una media di 11,2 anni (±4,2).

Su questi dati, I ricercatori hanno elaborato delle curve di Kaplan-Meier e calcolato l'incidenza cumulativa di gotta sulla base dei livelli sierici iniziali di acido urico.

E' stato poi effettuata una valutazione della relazione tra le varie categorie di soggetti classificati in base all'uricemia (<6mg/dL come gruppo di riferimento) con il rischio di gotta mediante strumento statistico ad hoc, corretto in base ad alcuni fattori confondenti potenziali (età, sesso, etnia, coorte).

Risultati principali
L'incidenza cumulativa complessiva di gotta a 5 anni è stata pari a 1,1% (IC95%= 0,9-1,3), a 10 anni del 2,4% (IC95%= 2,2-2,6) e a 15 del 3,2% (IC95%= 2,8-3,6%).

L'incidenza cumulativa osservata in corrispondenza di ciascuno dei 3 time point considerati variava in base alle concentrazioni iniziali di acido urico: ad esempio, l'incidenza cumulativa di gotta a 15 anni era compresa tra l'1,1% (IC95%= 0,9-1,4) per valori di uricemia <6 mg/dL e il 48,6% (IC95%= 30,5-66,6) per valori di uricemia uguali o superiori a 10 mg/dL.

Rispetto a valori iniziali di uricemia <6 mg/dL, l'hazard ratio aggiustato di gotta è stato pari a 2,7 (IC95%= 2,0-3,6) per valori iniziali di uricemia compresi nel range 6-6,9 mg/dL, a 6,6 (IC95%= 5-8,8) per valori compresi nel range 7-7,9 mg/dL, a 14,9 (IC95%= 11,1-20,1) per valori compresi nel range 8-8,9 mg/dL e a 64 (IC95%= 42,5-96,1) per valori di uricemia uguali o superiori a 10 mg/dL.

Pattern sovrapponibili di incidenza di gotta sono stati osservati nei due sessi, per quanto gli uomini abbiano sperimentato livelli di incidenza superiori per quasi tutti I range di concentrazione di acido urico testati.

Il rischio di gotta è apparso ridotto del 30% nel sesso femminile, e l'appartenenza all'etnia Caucasica ha praticamente dimezzato il rischio di gotta rispetto ai non europei.

Da ultimo, il rischio di gotta è aumentato con l'avanzar degli anni (a partire dalla decade 40-49 anni) ed è cresciuto ulteriormente per ciascun incremento unitario (1 mg/dL) di uricemia a partire da 6 mg/dL.

Riassumendo
Lo studio ha confermato il ruolo dell'uricemia come predittore concentrazione-dipendente di gotta. Ciò detto, il fatto che solo la metà dei soggetti con livelli di acido urico nel sangue uguali o superiori a 10 mg/dL sia andato incontro a gotta in un lasso di tempo di 15 anni implica la presenza di alcuni fattori addizionali patogenetici di malattia (da approfondire) come pure postula un ruolo della durata della condizione di iperuricemia sullo sviluppo clinico di malattia.

Pur con alcuni limiti intrinseci (mancata valutazione di altri endpoint associati all'iperuricemia rilevanti, come ipertensione, nefropatia cronica e malattia CV), i risultati di questo studio dovrebbero aiutare a guidare la discussione con i soggetti iperuricemici sul rischio di andare incontro a malattia gottosa con l'avanzar degli anni.

NC

Bibliografia
Dalbeth N et al. The Relationship between Serum Urate Concentration and Incident Gout: An Individual Participant Data Analysis. ACR 2017; Abstract n. 2843



 

    



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