Terapia

OrtoReuma: quando si dice "condivisione"

Una originale novità degli ultimi anni nel contesto dei convegni italiani nel settore delle patologie dell'apparato muscolo-scheletrico, è stata la realizzazione degli OrtoReuma, nata da una splendida intuizione dei colleghi Ferdinando Priano e Gerolamo Bianchi di Genova.
La prima edizione si è tenuta proprio a Genova nel 2004 ad aprile, nell'anno di Genova capitale europea della cultura e, a seguire nel 2005 a Milano, nel 2006 a Torino, per poi scendere al sud nel 2007 a Roma, a Silvi Marina nel 2008 e a finire quest'anno a Catania.
Da sempre reumatologia ed ortopedia sono state specialità confinanti, a volte speculari, poche volte comunicanti. OrtoReuma è ora molto più che un tentativo di linguaggio comune e di superamento degli ostacoli comunicativi che inevitabilmente si creano tra branche mediche e branche chirurgiche della medicina. Entrambe hanno vissuto periodi di enorme crescita di conoscenza nell'ultima decade, differenziandosi sempre più l'una dall'altra. Sono lontani quei tempi di diffidenza nei quali l'ortopedico ed il reumatologo avevano utenti ed armi terapeutiche comuni.

Oggi il paziente reumatologico e quello ortopedico sono diversi o giungono dagli specialisti di riferimento in tempi dichiaratamente diversi. Le patologie, però, spesso sono le stesse, diverso il modo di approcciarle, diagnosticarle e soprattutto curarle. Le esperienze sul campo di lavoro condiviso, iniziate all'Istituto Pini di Milano più di cinquant'anni fa continuano oggi nei Dipartimenti ospedalieri ed universitari di patologia dell'Apparato Locomotore in numerose sedi italiane. Il futuro nella cura delle patologie dell'apparato locomotore nei grandi ospedali italiani passerà attraverso l'approccio integrato, multidisciplinare medico-chirurgico-riabilitativo di tali malattie.
L'OrtoReuma di Catania, sapientemente presieduto dai colleghi Giovanni D'Avola e Antonino Niceforo, ha saputo sposare in un programma articolato per sedi dell'apparato locomotore, i punti di vista dell'ortopedico e del reumatologo con sapiente maestria, proponendo ad una platea ampia, in questi tempi critici, i principali temi clinici, aprendo ad ampie discussioni l'interesse della platea.
Grazie all'OrtoReuma 2009 scopriamo quanto le nostre branche si preparino ad affrontare l'onda lunga dell'invecchiamento generazionale dei nati tra gli anni ‘40 e ‘60 del vecchio secolo. Gli Ortopedici con interventi innovativi e meno invasivi, atti a garantire una buona funzione articolare, anche nelle persone più anziane e nelle articolazioni prima non curabili. I Reumatologi con mezzi diagnostici sempre più affinati e precisi che ci garantiscono terapie con armi sempre più mirate e efficaci. A questi si uniscono da alcuni anni i Fisiatri e i Radiologi e, nella edizione di quest'anno gli Oculisti.
La prossima edizione sarà a Lecce e sarà incentrata sulla cura del Dolore nelle Patologie dell'Apparato Locomotore.
Arrivederci cari amici Ortopedici tra un anno!

Stefano Stisi

Torna all'archivio