Malattie reumatiche

Artrite, fase II positiva per nuovo inibitore di JAK1/2

Eli Lilly e Incyte Corporation hanno reso noti i risultati a 12 settimane di uno studio di fase II denominato JADA, condotto sul farmaco sperimentale baricitinib, un inibitore di JAK1/JAK2 disponibile per via orale, in pazienti con artrite reumatoide (AR) attiva. I nuovi dati sono stati presentati in occasione del Congresso della European League Against Rheumatism's (EULAR) che si è da poco concluso a Berlino.

Il trial ha arruolato 301 pazienti con AR nella forma attiva in terapia con una dose stabile di metotressato. I partecipanti sono stati randomizzati a ricevere placebo o una di 4 dosi del farmaco (1, 2, 4, o 8 mg) una volte al giorno per 12 settimane.

L'endpoint principale dello studio era l'ACR20. Dopo 12 settimane di terapia, il tasso di risposte ACR20 era del 76% con le dosi da 4 e 8 mg del farmaco, rispetto al 41% dei controlli. Miglioramenti statisticamente significativi sono stati osservato anche dopo 2 settimane di trattamento e si sono mantenuti fino alla 12 settimana.

Per quanto riguarda gli endpoint secondari del trial (ACR20, 50 e 70), una differenza significativa rispetto al placebo è stata osservata con le dosi da 1, 4 e 8 mg del nuovo farmaco.

In particolare, con la dose da 8 mg l'ACR20 era pari al 78% (p<0,001), al 75% (p<0,001) con quella da 4 mg, del 54% (non significativa) con quella da 2 mg e del 57% (p<0,05) con quella da 1 mg del nuovo farmaco, rispetto al 41% del placebo.

Con la dose da 8 mg l'ACR50 era pari al 40% (p<0,001), al 35% (p<0,001) con quella da 4 mg, del 17% (non significativa) con quella da 2 mg e del 31% (p<0,05) con quella da 1 mg del nuovo farmaco, rispetto al 10% del placebo.

Con la dose da 8 mg l'ACR70 era pari al 20% (p<0,001), al 23% (p<0,001) con quella da 4 mg, del 8% (non significativa) con quella da 2 mg e del 12% (p<0,05) con quella da 1 mg del nuovo farmaco, rispetto al 2% del placebo.

Gli eventi avversi più comuni osservati durante lo studio erano infezioni (12% con il placebo e 14% con baricitinib). Non si è verificato alcun decesso o casi di infezioni opportunistiche tra i pazienti assegnati al nuovo farmaco.

Due controlli e quattro pazienti assegnati al nuovo farmaco (2 e 8 mg) hanno riportato eventi avversi gravi. Inoltre, sono stati osservati cambiamenti nei livelli di emoglobina, neutrofili, creatinina sierica, LDL e HDL con il nuovo farmaco, soprattutto con la dose da 8 mg.

Baricitinib è un inibitore orale di JAK1 e 2. Attualmente è nella fase II del suo sviluppo clinico ed è in studio per il trattamento dell'artrite reumatoide e della psoriasi.

Janus chinasi (JAK) è una famiglia di tirosin chinasi non-recettoriali che trasducono segnali mediati da citochine attraverso la via metabolica JAK-STAT. Sono costituite da 4 membri (JAK1, JAK2, JAK3 E TYK2) con una generica distribuzione tissutale uniforme, eccetto per la JAK3 la cui espressione è ristretta a livello emopoietico. Il compito finale delle JAKs è quello di fosforilare dei fattori di trascrizione chiamati STATs (Signal Transducers of Activated Transcription), che dal citosol migrano nel nucleo cellulare. Lì, una volta interagiti con sequenze specifiche di DNA, danno il via all'espressione di batterie di geni specifici, che a loro volta daranno origine a delle risposte biolgiche dipendentemente dal contensto cellulare o tissutale.

Keystone E, et al. "12-week results of a phase 2b dose-ranging study of LY3009104(INCB028050), an oral JAK1/JAK2 inhibitor, in combination with traditional DMARDs in patients with rheumatoid arthritis" EULAR 2012; LBA Abstract 5.
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